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Aladdin

“Le notti d’oriente fra le spezie e i bazar, son calde lo sai, più calde che mai, ti potranno incantar…”

Ho atteso moltissimo l’uscita di questo Live Action e mi ha entusiasmato talmente tanto da essere andata a vederlo due volte in sala. La nostalgia ha colpito tutti quanti (entrambe le volte).

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Il 22 maggio si vola verso Agrabah! 💙 #Aladdin

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La Crescita Dei Personaggi

Però non si sono limitati ad una fedele riproduzione, ma hanno aggiunto ed incrementato qualcosa di molto importante: l’umanità. Per tutti i personaggi sono state aggiunte delle sfaccettature più umane, a partire da Jafar: in questa rappresentazione lo riusciamo a capire un po’ di più dato che viene svelata una piccola parte del suo passato.

Lo stesso Aladdin, grazie anche all’interpretazione di Mena Massoud, ci appare leggermente più impacciato e più vulnerabile, soprattutto per la sua situazione iniziale; da apprezzare è anche il corteggiamento per quella ragazza che pensa essere l’umile ancella della principessa.

Parlando del Genio, Will Smith, sono rimasta colpita dalla sua storia, da quello che prova e quello a cui aspira. Will Smith, poi, è riuscito ad interpretarlo alla perfezione facendoci ridere, ballare ed emozionare; in certe scene ho avuto quasi l’impressione di rivedere Willy il principe di Bel Air.

La Rivincita Dei Personaggi Femminili

Ora, però, vorrei parlare del personaggio che ha avuto una crescita maggiore rispetto al cartone: Jasmine. La principessa nel film animato è leggermente superficiale ed interessata solo a non doversi sposare per dovere, ma nel live action possiamo notare quanto vuole poter governare per il bene del popolo: è più interessata al futuro del suo popolo, si cura e si preoccupa per loro. Sono davvero entusiasta per questa evoluzione, rende onore a tutte quelle donne che si sono battute per avere gli stessi diritti degli uomini.

Piccole Critiche

Ci sono un paio di cose che non mi hanno convinta: la diversità che si coglieva tra la voce nel parlato e la voce nel canto per i personaggi del Genio e di Jasmine (nonostante l’indiscussa bravura dei doppiatori); l’interprete di Jafar, non che l’attore non fosse bravo, anzi, mi aspettavo solo un attore più cattivo anche esteriormente (Marwan Kenzari è troppo piacevole e giovane esteriormente rispetto all’originale nel cartone) e l’interprete del Sultano (Navid Negahban che risulta essere troppo forte per il personaggio di Baba, l’amichevole sultano).

 

Ma consiglio vivamente a tutti la visione di Aladdin: inizierete anche a canticchiare con un sorriso smagliante sulla faccia tutte le canzoni.